
Separazione Consensuale o Giudiziale
La scelta tra separazione consensuale o giudiziale è un passaggio importante per la tutela del cliente e della prole, il cliente verrà indirizzato e consigliato per la scelta più opportuna al suo caso.
La Consulenza Legale sulla Separazione è richiesta da chi è coniugato e riceve una raccomandata o un ricorso dall’avvocato di controparte, oppure a chi ha intenzione di separarsi dal coniuge perché è venuto meno il legame affettivo.
Rivolgersi ad un avvocato matrimonialista per la propria separazione consente di capire se sussistono i presupposti per un accordo o meno.
Indubbiamente, raggiungere un accordo in sede di separazione è opportuno per attenuare la tensione esistente tra coniugi; ma non sempre è una scelta praticabile. Sarà l’avvocato divorzista a valutare se tentare di trovare un accordo o meno, anche sulla base dei racconti del cliente.
Si rivolge all’avvocato matrimonialista per la propria separazione coniugale chi è esasperato dalle dinamiche della vita di coppia, per incompatibilità caratteriali, oppure chi è separato di fatto da molto tempo e vuole “ufficializzare” il suo status. Durante la consulenza l’avvocato informerà il cliente delle conseguenze che la separazione comporta rispetto al regime patrimoniale scelto dai coniugi.
Un errore comune è quello di pensare alla separazione come ad un divorzio.
In realtà con la separazione o con l’autorizzazione Presidenziale a vivere separati cessano solo alcuni doveri, coabitazione e fedeltà, permane la qualifica di coniuge e i doveri legati al mantenimento e al reciproco rispetto. Basti pensare una volta separati, i coniugi, possono anche riconciliarsi ex art. 154 e 157 c.c., tuttavia si tratta di ipotesi assai rare.
“Educare” il cliente al rispetto delle norme vigenti e suggerirgli di mantenere un comportamento ineccepibile in sede di separazione è il primo passo per ottenere dei buoni risultati anche attraverso il deposito di un ricorso congiunto, che, rispetto alla separazione giudiziale, rappresenta un iter meno lungo e dispendioso.
Regolare la separazione dei coniugi, consensualmente o giudizialmente, è senza ombra di dubbio preferibile rispetto ad una regolamentazione arbitraria o verbale tra coniugi, anche a garanzia dei diritti dei figli.
Inoltre, mantenere rapporti civili, evitare un’aspra diatriba legale e non alimentare pesanti conflittualità è sempre consigliabile anche per evitare l’emissione di provvedimenti spiacevoli, come ad esempio l’affidamento esclusivo dei figli ad uno dei genitori o, addirittura, ai Servizi Sociali.